Capitolo IV La pensione - a che cosa servono l’AVS/AI e la LPP?
Vede più un vecchio seduto che un giovane in piedi. Proverbio maliano
In Svizzera la pensione si basa sul cosiddetto sistema dei «tre pilastri».
Primo pilastro
L’AVS/AI è il fondamento principale del sistema di pensionamento. Il primo pilastro è obbligatorio e serve a coprire le esigenze di base di una persona assicurata in caso di pensionamento, invalidità o per i suoi aventi diritto in caso di decesso.
Secondo pilastro
L’obiettivo del secondo pilastro è di garantire un reddito sufficiente durante la pensione, in complemento al primo pilastro. Tutte le persone salariate soggette all’AVS/AI, il cui salario annuo è superiore al requisito minimo, lo sono anche alla LPP. Le persone con lo statuto di indipendente non sono obbligate ad affiliarsi al secondo pilastro.
Terzo pilastro
Il terzo pilastro è una previdenza individuale e facoltativa. Ogni anno è possibile versare una cifra massima e dedurla dalle imposte a determinate condizioni.
Le prestazioni complementari (PC): per chi?
Le prestazioni complementari permettono di coprire specifiche spese considerate essenziali quando i redditi dei tre pilastri risultano insufficienti. Esse sono accordate dai Cantoni e finanziate nella stessa misura dalla Confederazione. I Cantoni possono accordare prestazioni oltre i limiti della Legge federale sulle prestazioni complementari all’AVS e all’AI e stabilire al riguardo particolari condizioni.
Condizioni per ottenere e calcolare una rendita AVS
Non tutte le persone assicurate all’AVS hanno diritto a una rendita AVS completa e massima
La rendita completa dipende dalla durata contributiva. Per ottenerla è necessario avere versato i contributi per 44 anni, senza interruzioni. Dal 2024 ciò vale anche per le donne.
La rendita massima, attualmente, si ottiene se si sono versati i contributi per 44 anni con un salario minimo di 85 320 franchi all’anno.
Caspita! Non lo sapevo! Artiste e artisti e la pensione
Il settore culturale nel suo complesso, e artiste e artisti in particolare, sono duramente colpiti da un mercato del lavoro con remunerazioni nonché protezioni sociali insufficienti. Le artiste e gli artisti di tutti i settori (persone dipendenti intermittenti e/o indipendenti) lavorano spesso in diversi Paesi e si trovano ad affrontare, in generale, forti disparità di trattamento. Questa categoria di popolazione è confrontata non solo al lavoro a tempo parziale, ma anche a una frammentazione dei periodi di lavoro. Si ritroverà quindi con una rendita di vecchiaia che non potrà mai essere completa o massima.
Il secondo pilastro (LPP) è, dal canto suo, quasi inesistente e gli esigui importi accumulati per la LPP costituiscono un reddito da detrarre dalle prestazioni complementari. Infine, sono poche le persone che riescono a versare i contributi al terzo pilastro.
È così che, dopo una vita intera nella precarietà, la quasi totalità delle artiste e degli artisti svizzeri beneficia di prestazioni complementari al raggiungimento dell’età pensionabile, a condizione di farne richiesta. Oppure deve continuare a esercitare un’attività lucrativa, indipendentemente dal proprio stato di salute. Va inoltre rilevato che nel settore culturale e nelle professioni artistiche lavorano numerose donne. A partire dai 45 anni, esse scompaiono progressivamente dal mercato del lavoro in quanto vengono assunte sempre meno in questo settore di attività altamente selettivo.
Risorse, link e referenze
Centro ufficiale d’informazione sulle pensioni in Svizzera
Confederazione Svizzera, Fedlex
Legge federale sulle prestazioni complementari all’assicurazione per la vecchiaia, i superstiti e l’invalidità (LPC) (IT / DE / FR /RM)
Portale delle autorità svizzere sulla pensione ch.ch (IT / DE / FR / RM / EN)
Pensionamento
Fondazioni degli artisti interpreti SIS
La sicurezza sociale degli artisti interpreti (in francese)